giovedì 12 settembre 2013

Inverno in libertà con la prevenzione omeopatica


Con l’arrivo dei primi freddi autunnali fanno puntualmente la loro ricomparsa le malattie stagionali da raffreddamento. Su tutte influenza e raffreddore. Caratterizzate da prevalenti sintomi respiratori (tosse, mal di gola e naso chiuso), spesso accompagnati da senso di prostrazione, malessere generale e febbre, queste malattie sono dovute all’infezione da parte di determinati virus. Sovente, a causa di un eccessivo abbassamento delle difese immunitarie, all'infezione virale subentra una sovra-infezione batterica che aggrava il quadro sintomatico. Classica evidenza di un’infezione batterica in atto sono una secrezione nasale densa e di colore giallastro e una tosse che diventa “grassa”, cioè con abbondante catarro. I virus influenzali e parainfluenzali generalmente attecchiscono verso la fine dell’autunno e la metà dell’inverno, un po’ come il raffreddore, quando il freddo fa abbassare le difese immunitarie ed aumentare le occasioni di contagio per una maggiore permanenza in luoghi chiusi ed affollati, ambienti ideali per la propagazione dei virus. Il contagio avviene attraverso via aerea e il contatto con superfici contaminate. Da notare che con la riapertura degli asili nido e delle scuole materne, i bambini riprendono ad ammalarsi: si calcola che tali infezioni siano responsabili del 50-60% del tempo scolastico perso. Non molto differente la situazione per gli adulti. Secondo l’Inail, nella stagione 2009 - 2010 sono state 32.275.000 le giornate di assenza totale dal lavoro causate dall’influenza.

L’applicazione di alcune comuni norme igieniche di base può ridurre il rischio di contrarre l’infezionecoprirsi la bocca quando si starnutisce, lavarsi regolarmente le mani ed evitare i luoghi affollati durante i periodi di epidemia. Un’alimentazione ricca di frutta e verdura, ad alto contenuto di vitamine e micronutrienti, fornisce un’ulteriore aiuto.
La prevenzione può essere attuata nelle categorie a rischio con il vaccino anti-influenzale, tuttavia il vaccino protegge esclusivamente dal virus specifico di quel dato anno e non da tutti gli altri organismi responsabili delle sindromi parainfluenzali e delle malattie da raffreddamento, in primo luogo i batteri.
L’efficacia del vaccino è per giunta piuttosto limitata, i virus a cui sono legate le patologie influenzali sono infatti particolarmente resistenti e soprattutto hanno la capacità di mutare rapidamente il loro patrimonio genetico, cioè di modificarsi nel tempo. Per tale motivo, l’influenza non è mai uguale a se stessa e ogni anno si presenta in una forma più o meno resistente. Il vaccino può inoltre causare effetti collaterali locali e sistemici, incluse gravi reazioni da ipersensibilità.


Gli immunostimolanti omeopatici
Un prezioso aiuto per proteggersi dal contagio e affrontare i principali sintomi delle malattie da raffreddamento può venire dall’assunzione di immunostimolanti omeopatici, prodotti in grado di migliorare l’efficacia del nostro sistema immunitario fisiologico. Una importante meta-analisi della Cochrane Library del 2006 ha dimostrato come i molteplici immunostimolanti presenti sul mercato farmaceutico, siano efficaci nel ridurre le infezioni respiratorie ricorrenti di circa il 40%.
Assunti per tempo, questi prodotti sono in grado di stimolare una risposta immunitaria, detta cellulo-mediata, che comporta l’intervento di macrofagi e cellule natural killer in grado di annientare il virus influenzale senza attaccarlo direttamente. A differenza degli anticorpi stimolati dal vaccino, tali cellule agiscono uccidendo la cellula infettata dal virus privando quest’ultimo dell’ambiente ideale per la sua replicazione e moltiplicazione. Tale aspetto gioca un ruolo vincente nella prevenzione, perché by-passa il problema della variabilità antigenica dei virus influenzali che è invece il tallone d’Achille del vaccino convenzionale. Perché gli immunostimolanti omeopatici possano esprimere al massimo la loro efficacia è opportuno iniziare la cura nelle prime settimane di settembre. Infatti, sin dall’assunzione delle prime dosi è possibile osservare un consistente aumento della risposta immunitaria, ma è solo alla fine dell’intero ciclo terapeutico (6 settimane) che si raggiunge la massima copertura, giusto in tempo per affrontare il periodo clou dell’influenza. 
Tra i molteplici immunostimolanti omeopatici presenti sul mercato, molto efficace si è dimostrato essere il Mucozinum 200 plus - Vanda Omeopatici, composto da un’associazione di diluizioni alla 200k del virus influenzale epidemico e degli antigeni batterici responsabili delle principali infezioni respiratorie ricorrenti, sia primarie che come complicazioni di infezioni virali. Uno studio condotto su 200 bambini di età compresa tra i 2 e i 6 anni seguiti dagli ambulatori pediatrici sparsi sull’intero territorio italiano, ha dimostrato come il Mucozinum 200 plus sia efficace nel limitare sensibilmente l’incidenza di eventi infettivi respiratori e ridurre la percentuale di complicanze batteriche in quelli che si manifestano. Il numero di giorni di febbre e il numero di cicli di antibiotico effettuati è stato infatti sensibilmente minore nel gruppo dei bambini trattati con il Mucozinum 200 plus, rispetto al gruppo dei bambini non trattati (G.M. Micciché, S. Cacopardo, Medicina Naturale, Settembre 2010). Grazie alle alte diluizioni dei suoi componenti il Mucozinum 200 plus può essere assunto sia in gravidanza, sia durante l’allattamento che in età pediatrica. Non presenta generalmente controindicazioni ed effetti collaterali ed è in grado di agire anche nei pazienti dove il ricorso ad altri trattamenti farmacologici è sconsigliato, per esempio in concomitanza di altre terapie. La sua efficacia è massima nei bambini in quanto il loro organismo ha ancora una reattività integra ed un sistema di difesa immunitario molto sensibile agli stimoli.

Dott. Giuseppe Leto.

lunedì 9 settembre 2013

Master Counseling Sanitario



Migliorare la relazione con il paziente e con i colleghi utilizzando i principi ed i metodi della Comunicazione Empatica.
La professione medica è da sempre riconosciuta come molto gratificante e nello stesso tempo  generatrice di forte stress. Questo è legato sia a fattori intrinseci all’attività ( si ha a che fare con la vita e con il dolore delle persone) che a circostanze contingenti: il carico di lavoro faticoso, la mancanza di supervisione, la comunicazione spesso inadeguata tra gli operatori, l’ambiente di lavoro stressante, la rapida e frequente modificazione dell’organizzazione del lavoro,  obiettivi in conflitto  come per esempio i costi dell’assistenza e le esigenze cliniche, il peso della burocrazia. E’ anche importante considerare che, tra le  attese dei pazienti nei confronti del proprio medico, non c’è solo quella di ricevere diagnosi e cure adeguate, ma c’è anche quella di essere accolti ed ascoltati in modo sollecito e attento. I pazienti chiedono al proprio medico di essere riconosciuti in quanto esseri umani, portatori di esigenze individuali specifiche e di un carico di paura e sofferenza. Oltre a ciò, per il medico che lavora  in una struttura sanitaria o in collegamento con altri operatori sanitari, si presenta la necessità di mantenere un clima lavorativo sereno per poter offrire la prestazione migliore. A fronte di tutte queste richieste, il medico viene preparato principalmente a formulare diagnosi e ad applicare strategie terapeutiche, ma non riceve un’adeguata formazione per riuscire a relazionarsi in maniera efficace con se stesso e con il proprio stress da lavoro e con i suoi interlocutori più diretti: i malati ed i loro familiari. La capacità di generare fiducia negli utenti e di mantenere con i colleghi, superiori  e collaboratori rapporti basati sulla cooperazione e sull’integrazione delle abilità, dipende da attitudini personali ed anche da competenze specifiche che possono essere apprese e coltivate.
La finalità di questo corso è quella di fornire ai partecipanti competenze di comunicazione e di ascolto tali da instaurare relazioni che siano di soddisfazione per i pazienti ed anche per i colleghi. La peculiarità di questo corso rispetto ad altri corsi di Counseling sanitario, è che ai partecipanti verrà offerto uno strumento duttile quale può essere la capacità empatica. Non verranno insegnati schemi o tecniche da applicare più o meno rigidamente in questo o quel contesto, ma i partecipanti potranno modellare un atteggiamento che permetterà a ciascuno di affrontare in maniera personale e creativa le situazioni emergenti. L’acquisizione di capacità comunicative e relazionali fondate sull’ empatia , determina nel tempo una modificazione del comportamento e dell’attitudine verso gli altri. Per consentire l’integrazione di tali abilità, la parte pratica costituirà il 90% circa del tempo in aula. Durante gli incontri, strutturati come un laboratorio in vivo,  verranno affrontate in maniera capillare tutte le situazioni difficili (o vissute come tali dai partecipanti), in modo da consentire un senso di fluidità e facilità rispetto a situazioni analoghe che potranno verificarsi nel futuro.
Obiettivo Generale
Acquisire  competenze per una comunicazione interpersonale fluida ed efficace e rendere così possibili miglioramenti in diversi ambiti del “sistema salute”, in particolare:
  • Sviluppo nei  pazienti di  quel senso di fiducia che deriva dal percepire il medico come un professionista competente e un individuo integrato,  dal quale ricevere risposte chiare ed adeguate.
  • Miglioramento dell’organizzazione  e del clima lavorativo,  riducendo la manifestazione disfunzionale di conflitti  interpersonali  con i pazienti e con i colleghi,  aumentando quindi il proprio benessere oltre che l’adesione alla terapia e la fidelizzazione del paziente .
  • Promozione delle pratiche orientate al proprio benessere, per ridurre lo stress  nel raggiungimento dei target indicati.
Obiettivo Specifico
  • Essere consapevoli, nel momento della relazione, dei propri vissuti e dei propri desideri per potersi assumere la responsabilità del proprio parlare ed agire.
  • Imparare a Saper ascoltare i pazienti ed i colleghi anche quando si esprimono con modalità non gradevoli
  • Convertire le lamentele (proprie ed altrui) in richieste chiare
  • Tradurre i giudizi e le rivalse in un linguaggio basato sulle necessità e sulle soluzioni
  • Esprimere le proprie richieste in un modo centrato ed efficace
  • Prendersi cura dei propri confini e rispettare quelli degli altri
  • Analizzare i problemi con un approccio orientato alle soluzioni piuttosto che ai giudizi
  • Aumentare l’adesione del paziente alla terapia ed agevolarne il processo di guarigione anche attraverso la costruzione di un rapporto di fiducia.
Articolazione
Sono previsti 3 incontri di 8 ore ciascuno con un numero di 20 partecipanti.
Gli incontri  si svolgeranno in giorni abbastanza ravvicinati, per consentire l’acquisizione  dei principali aspetti teorici e del “senso” di questa  pratica comunicativa.  Durante tutti gli incontri, ma in particolare nell’ultimo incontro, ci sarà spazio per esercitare in situazione di role-play le abilità acquisite.
Durante il  secondo incontro, a ciascun partecipante verrà proposto di identificare all’interno della propria attività lavorativa un’area o una circostanza specifica considerata particolarmente critica  e di elaborare un progetto di cambiamento basato sull’utilizzo delle competenze acquisite ( project work).
Durante il terzo incontro ciascun partecipante avrà l’opportunità  di effettuare il riesame  di quanto progettato , valutare  l’efficacia delle nuove strategie comunicative utilizzate  e definire eventuali fattori correttivi .
E’ prevista  la possibilità di un coaching a distanza, anche individuale, tramite Skype. Su appuntamento.
Ideazione e Coordinamento: Lorenzo Salvi
Direzione Scientifica: Lucilla Ricottini
Docenti: Lucilla Ricottini, Lorenzo Salvi
Segreteria Organizativa: Vanda Italia, Via di Morena 61/b 00043 Ciampino terl 0679312185
Info e prenotazione: info@vanda.it
Date: 28 Settembre – 12 Ottobre – 26 Ottobre
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mercoledì 24 luglio 2013

La Microimmunoterapia presso l’Officina Olistica Veterinaria del Benessere.


Dottor Filippo Pilati Direttore della “ Officina Olistica Veterinaria del Benessere” di Bologna,  una struttura all’avanguardia per il Benessere fisico ed emozionale sia dei nostri amici a quattro zampe e perché no anche dei loro proprietari. 
-Dottor Pilati si racconti un attimo. Come nasce l’idea della Officina Olistica Vetrinaria del Benessere?  
-Il seme nasce nel 1999 quando per la prima volta ho approcciato l’omotossicologia. Ero infatti stanco delle continue recidive che si presentavano utilizzando per lunghi periodi farmaci allopatici. Recidive che si tramutavano nell’animale in vicariazioni progressive della patologia stessa.  Entusiasta dei primi risultati ottenuti mi sono iscritto alla scuola triennale, con riconoscimento europeo, di omotossicologia e discipline integrate. Successivamente  ho frequentato l’anno integrativo di medicina omotossicologica veterinaria, la scuola di Floriterapia di Bach, ed infine ho aggiunto un Master di Perfezionamento in Omeopatia,Omotossicologia e Medicine Integrate. La prima cosa che ho imparato durante questo mio percorso formativo è che la Medicina non convenzionale è un bellissimo gioco di scatole cinesi; quando pensi di sapere qualcosa ecco che vieni a contatto con altre realtà mediche, spesso con basi millenarie che rendono il tuo sapere una briciola rispetto al tutto. Forte di queste convinzioni ho cercato di creare una struttura ad hoc dove poter utilizzare la Medicina Naturale e l’ ho chiamata “Officina Olistica Veterinaria del Benessere”. Considero quindi l’”Officina” come una struttura dedicata a tutte le esperienze di medicina  non convenzionale, ma, se necessario,ad esempio  in un caso iperacuto, in essa viene praticata anche l’allopatia poiché anche essa fa parte delle esperienze mediche che, come dice il Dottor Matarese l’uomo ha fatto nei millenni. Il nome “Officina” è stato scelto non solo perché fucina di unione di tutte le esperienze umane, ma anche perché la struttura in origine è stata una officina di un fabbro prima, e poi un’ officina meccanica. A ricordo di quello che era ho mantenuto il carroponte che serviva al fabbro per scaricare il ferro dai camion e l’ho fatto ricoprire da un glicine, pianta molto forte secondo il Feng-Shue. Per la ristrutturazione dell’ Officina Olistica Veterinaria ho scelto di seguire tutti i canoni della Bio-architettura, anche perché la base di partenza era buona. Infatti, all’epoca i capannoni industriali venivano costruiti con mattoni pieni, materiale perfettamente compatibile con questa filosofia di costruzione.  In questo modo l’intera struttura non è solo un contenitore, ma ha anche una vera e propria valenza medica. Ad esempio è stata utilizzata un’attenzione particolare per ridurre gli elettromagnetismi, sono state usate sostanze naturali come la calce e il legno trattato con un bagno di sali minerali e cera d’api. Come coibentante è stato utilizzato un materiale a base legno pressato senza collanti e palline d’argilla. Tutte queste attenzioni fanno si che la struttura non rilasci sostanze chimiche e genera negli animali un senso di accoglienza, parola spesso  usata dai proprietari che si meravigliano di come il loro animale si tranquillizzi all’interno dell “Officina”. 

-Perchè la scelta della medicina naturale e quali metodiche può offrire il suo Centro? 

Come ho già detto ero stanco delle recidive. Quando utilizzo la medicina tradizionale parto dal presupposto che il farmaco che sto usando prenda le veci del sistema di difesa dell’organismo il quale in quel momento è sicuramente deficitario essendo in atto una patologia. Quindi al termine dell’assunzione se l’organismo non ha capacità per riequilibrarsi, prima o poi un nuovo agente patogeno entrerà in gioco a mantenere il disequilibrio. Quando utilizzo un  farmaco omeopatico, invece, mando un messaggio elettromagnetico a uno dei quattro sistemi (PNEI) con la speranza che gli altri sistemi si regolarizzino con effetto domino. Nel mio centro si utilizza la Microimmunoterapia, l’Omotossicologia, Omeopatia Classica, la Floriterapia di Bach, l’Agopuntura e Ozonoterapia. -Quali sono le caratteristiche ed i vantaggi di tale scelta? I vantaggi che si incontrano con l’utilizzo di farmaci omeopatici e omotossicologici sono molteplici; infatti non esiste effetto residuale e, se prescritti correttamente, non ci sono controindicazioni.  Inoltre l’omeopatia cercando il riequilibrio dei vari sistemi difficilmente  provoca recidive al temine della terapia . Quando si fa una cura microimmunoterapica o omotossicologia una parte della terapia è legata al drenaggio delle tossine, scorie che sono spesso il motivo del disequilibrio e che vengono assunte o prodotte dall’organismo tramite inquinamento, sostanze tossiche, alterazioni fisiologiche e farmaci allopatici. E’ stato calcolato che un uomo in un anno assume circa 5 kg di coloranti, conservanti e sostanze chimiche in genere. I nostri amici non sono esentati da questa assunzione, anzi molto spesso per la loro alimentazione  sono consentite carni che vengono tolte dal mercato umano. Con queste cure il primo effetto visibile negli animali è una maggiore reattività, ancora prima della diminuzione del sintomo patologico. Nuovi spunti poi sono arrivati grazie alla fraterna amicizia nata otre tre anni fa con il Dottor Federico Audisio Di Somma, Medico esperto in omeopatia e in terapia con i Fiori di Bach, amicizia sfociata in una collaborazione. Utilizzando i Fiori di Bach sulla PNEI del cane, infatti, trovavo spesso dei miglioramenti, ma solo temporanei. Questo perché la PNEI del cane  è in rapporto strettissimo con quella del proprietario e se questo ultimo è in disequilibrio, influenza anche l’animale. E’ necessario quindi “curare” anche il padrone insieme al cane. Questo “guinzaglio invisibile fra la P del cane e la P del proprietario” si evidenzia maggiormente in presenza delle patologie di tipo oncologico. Infatti se il proprietario guarda il suo animale come se fosse l’ultimo suo giorno, le cure che noi prescriviamo non possono interamente fare il loro effetto. Ho un caso di osteosarcoma alla spalla di un meticcio che a settembre farà due anni di convivenza con la malattia senza mostrare alcun sintomo algico.  Sono sicuro che la sinergia che ho potuto mettere in campo con Federico ha fatto si che l’animale abbia il massimo di giovamento dalle sue terapie ed accanto abbia un proprietario che vive in modo positivo la malattia del suo cane dopo averla emotivamente metabolizzata. Oltre tutto sapere da Federico quali farmaci ha utilizzato sul proprietario mi è di utile spunto per trovare un farmaco della medicina omeopatica classica o della floriterapia omologo o complementare a cui magari non avevo pensato. 

-Nella pratica quotidiana Lei utilizza anche dei Farmaci Immunologici Omeopatici. Quali sono i vantaggi che ne derivano?   

I Farmaci Immunologici Omeopatici sono un valido aiuto, ad esempio nel riequilibrio della bilancia fra Th1 e Th2 nell’ambito PNEI. Le citochine sono dei messaggeri che connettono questi quattro sistemi. Prima con la sola Omotossicologia questo percorso era molto più lungo e non così profondo. Il MAIVA, bellissimo farmaco contenente anche  RNA va ricreare un ripristino a livello cellulare profondo. L’ultimo caso eclatante della mia esperienza dove i farmaci Immunologici Omeopatici hanno avuto grande importanza nella terapia è il caso di un carlino affetto da Meningite Necrotica Autoimmune. In questo caso clinico sono riuscito a sostituire ciclosporine e cortisone, lasciando il solo Gardenale, con MAIVA e NGF 5CH, a cui ho affiancato per supporto alcuni prodotti omotossicologici, e qualche ciclo di  ozonoterapia.  Il  miglioramento della qualità di vita che ho ottenuto ha sorpreso anche me. Il cane sotto la precedente  terapia era talmente imbambolato che non aveva neanche la forza di alzare la zampa per urinare, adesso con la terapia olistica non solo riesce a urinare con la zampa alzata ma corre e gioca tranquillamente. Abbiamo ridotto la terapia con barbiturici di oltre il 30% e l’animale non mostra segni di piccolo o grande male. 

-Ci stiamo avvicinando alle vacanze estive. Un ultima considerazione o consiglio per evitare disagi e per viverle al meglio insieme al proprio animale domestico. 

Il viaggio è spesso un problema, in particolare per i felini. Può essere utile, nei due giorni precedenti la partenza, giorni nei quali i nostri animali si caricano di stress vedendo preparare le valigie, somministrare il Rescue Remedy. La posologia sarà di quattro gocce quattro volte al giorno. La frequenza di somministrazione dovrà poi essere aumentata alla partenza. Se non c’è tempo per preparare la partenza durante e dopo il viaggio molto utile potrebbe essere il Vanda 26 (Tabacum D10, Cocculus indicus D10, Petroleum rectificatum D10, Apomorfinum muriaticum D10, Nux Vomica D10) da prendere 3 granuli orni 3 ore. Altra cosa molto importante: non dimentichiamo che i nostri animali hanno una fisiologia che li rende molto resistenti alle basse temperature, ma molto più vulnerabili di noi alle alte, quindi non lasciamo mai il cane in auto, anche se all’ombra e con i finestrini aperti,  neanche per cinque minuti. Se i nostri amici hanno la fortuna di poter nuotare con noi ricordatevi al termine della giornata di mare di sciacquarli con acqua dolce. La salsedine infatti potrebbe avere un notevole effetto allergizzante in sinergia col sole. Infine è bene proteggere gli animali a manto chiaro  con creme solari con filtro protettivo nelle zone dove meno è presente il pelo: orecchie, tartufo e polpastrelli. Mi raccomando non utilizzate creme umane che presentano profumazioni troppo pesanti per l’olfatto dei nostri amici. -Dottor Pilati, la ringrazio della cortesia. Le auguriamo una Buona estate. (Intervista a cura Dott. Dero Chiavarini). - See more at: http://www.vandaomeopatici.it/it/officina-olistica/#sthash.cDOZPhME.dpuf)

martedì 9 luglio 2013

Gsh-Va Glutatione


GSH-VA GLUTATIONE:
Integratore alimentare – Confezione da 60 capsule – Capsule gastroresistenti
PRINCIPALI INDICAZIONI:
Il GSH-VA aiuta a combattere lo stress ossidativo ed il conseguente danno cellulare generalizzato indotto dall’eccessiva presenza di radicali liberi grazie alla presenza di sostanze nutritive come selenio, vitamina C e E. La vitamina C e il Selenio contribuiscono inoltre a sostenere il sistema immunitario.
COMPOSIZIONE per una capsula
· GLUTATIONE RIDOTTO (GSH) 50 mg
· ACIDO ALFA-LIPOICO 112,5 mg
· CISTINA 65 mg
· VITAMINA C 50 mg
· VITAMINA E acetato polvere 36 mg
· SELENIO 20 mcg
· ECCIPIENTI: Cellulosa microcristallina, amido di mais, magnesio stearato, silice
DESCRIZIONE E PROPRIETA’ DEI SINGOLI COMPONENTI
Glutatione: tripeptide fisiologico composto da acido glutammico, cisteina e glicina
normalmente presente nei tessuti in concentrazioni dell’ordine di millemoli. Il glutatione prende
parte a numerosi processi metabolici e di trasduzione dei segnali. Esplica attività di tampone
redox in quanto cofattore di enzimi coinvolti nella detossificazione di agenti esterni. È inoltre
coinvolto nella rigenerazione dell’ascorbato dalla sua forma ossidata deidroascorbato.
Acido alfa-Lipoico: Importante cofattore enzimatico coinvolto nella trasformazione del
glucosio e degli acidi grassi in energia. Favorisce la sintesi endogena del glutatione e
dell’insulina. Partecipa a diversi meccanismi antiossidativi quali la rigenerazione del glutatione
ridotto (GSH) e dell’acido ascorbico.
Cistina: Dimero della cisteina aminoacido particolarmente abbondante nella pelle e nelle
mucose. La cistina è il precursore del glutatione.
Vitamina E acetato polvere: Sostanza a spiccata attività antiossidante, svolge azione
protettrice sulle membrane cellulari dall’azione lesiva dei radicali liberi. Partecipa alla
formazione del glutatione in sinergia con acido alfa-lipoico e la cisteina.
Vitamina C: Sostanza a spiccata attività antiossidante, protegge la cellula dall’azione lesiva
dei radicali liberi, importante cofattore enzimatico per la funzionalità di diversi meccanismi
antiossidanti. La vitamina C contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo alla
normale funzione del sistema immunitario.
Selenio: Oligoelemento essenziale presente in tracce nell’alimentazione umana. E’ un
costituente fondamentale dell’enzima antiossidante glutatione perosidasi che opera insieme
alla vitamina E nel contrastare i danni prodotti dai radicali liberi alle membrane cellulari. Il
selenio contribuisce inoltre alla normale funzione del sistema immunitario.
POSOLOGIA
Si consiglia l’assunzione di 1 capsula al giorno, da assumere 30 minuti prima o 2 ore dopo di
un pasto.
CONTROINDICAZIONI
Controindicato in casi di accertata ipersensibilità ad uno dei componentiò. Gravidanza e
allattamento.
AVVERTENZE: tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni.
EFFETTI INDESIDERATI: Non sono stati riscontrati effetti indesiderati alle dosi consigliate.
NOTA: Gli integratori non vanno considerati come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e
di uno stile di vita sano.
BIBLIOGRAFIA
§ Watson, M. A., Stewart, R. K., Smith, G. B., Massey, T. E., and Bell, D. A. Human
glutathione S-transferase P1 polymorphisms: relationship to lung tissue enzyme activity
and population frequency distribution. Carcinogenesis, 19: 275-280, 1998.
§ Bastaki et al. Pharmacogenet Genomics. 2006 Apr;16(4):279-86.
§ Lampe JW. Am J Clin Nutr. 2009 May; 89(5):1553S-1557S.
§ Hein, Mutation Research 2002; 506–50: 65–77.
§ Ambrosone et al. Cancer Res 2005; 65: (3).
§ Park et al. Mutation Research 593 (2006) 108–115
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mercoledì 20 marzo 2013


Seminario: “Elementi di Microimmunoterapia e Patologie Autoimmuni“. Firenze, 13 Aprile 2013, Ordine Dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Via Giulio Cesare Vanni N.15. 
Inquadramento Clinico delle patologie autoimmuni nella prospettiva teorica della MicroImmunoterapia.
Temi del Seminario:
  • Protocolli terapeutici e campi di applicazione clinica della Microimmunoterapia nella patologia articolari.
  • Artrite Reumatuoide e Connettiviti.
  • Infezioni da Papilloma Virus
  • Presentazione dei risultati della ricerca: N.G.F. 5CH: Valutazione in vitro dell’efficacia nei confronti del danno ossidativo su culture cellulari nervose.(Scienze Farmacologiche e Tossicologiche dell’Università Di Pavia.
Relatore: Professor Giuseppe Di Fede, Direttore Sanitario Istituto di Medicina Biologica (IMBIO) e Istituto di Medicina Genetica Preventiva e Personalizzata (IMGEP) di Milano, professore Master in Nutrizione e Dietetica Clinica, Prof. a.c. Università di Pavia master nel Nutrizione Umana e nel Master in Nutrigenomica degli Alimenti, vice-presidente A.R.T.O.I- Terapie oncologiche integrate.
Firenze: 13 Aprile 2013, ore: 09;30/1300 – 14;00/18;00
Presso: Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Firenze, Via Giulio Cesare Vanni N.15
Ideazione e Coordinamento Scientifico: Dottor Francesco Mingioni.
Organizzazione: Dott. Francesco Mingioni tel. 338 8893368 email: francesco.mingioni@vandaomeopatici.it
Segreteria Organizzativa: Vanda omeopatici srl Ciampino tel. 06 79312185 email info@vanda.it

mercoledì 13 marzo 2013

Prepariamoci a combattere l’allergia.


Il Pollen Histamine 200 plus è una cura omeopatica desensensibilizzante
nei confronti di una vasta gamma di allergeni, e svolge un’importante attività
antistaminica in quanto fra i suoi componenti è presente l’Istamina.
Essa infatti è il principale mediatore chimico dell’infiammazione allergica,
responsabile dei cambiamenti fisiopatologici dei tessuti bersaglio: vasodilatazione
del microcircolo, edema, ipersecrezione ghiandolare, spasmo della
muscolatura liscia, sintomi clinici che costituiscono la risposta allergica.
L’utilizzo di tali ceppi bioterapici è indicata nella riduzione di disturbi quali:
congiuntivite, raffreddore da fieno, disturbi cutanei orticarioidi ed eczema,
broncospasmo ed asma bronchiale causati appunto dagli allergeni che possono
essere stagionali come i pollini degli alberi o delle piante erbacee; o
perenni come gli acari, i peli e la forfora di animali domestici, le piume di
anatra, di oca e di pollame. Le reazioni di ipersensibilità (allergia) sono causate dal contatto di dette sostanze ambientali (allergeni), inoffensive per la maggior parte delle persone, ma che nei soggetti sensibili provocano una risposta esagerata del sistema immunitario (difesa eccessiva), originando la tipica manifestazione clinica. Dopo un primo contatto con la sostanza allergizzante, si attiva una fenomeno definito “sensibilizzazione con l’Antigene”, a cui segue il rilascio di Immuno globuline E. Nuove esposizioni all’antigene, in questi soggetti, scatena notevoli produzioni di IgE, le quali attivano le altre cellule del processo infiammatorio (reazione a cascata), con conseguente liberazione di grandi quantità di mediatori chimici, come l’Istamina, anche dopo pochissimo tempo dal contatto con l’allergene. Alla luce di questi elementi, il Pollen Histamine 200 plus si presenta come un medicinale omeopatico notevolmente efficace per la cura delle allergie in quanto mostra un ampio spettro d’azione ed una sinergia curativa, tra i componenti che lo costituiscono. Esso comprende un lungo elenco di pollini di specie diverse: alberi, piante annuali e perenni. Altri allergeni ampiamente rappresentativi, molto diffusi nei nostri ambienti abitativi tra i quali gli acari della polvere domestica, presenti specialmente nei materassi di lana, nei tappeti e nelle moquette. Il pelo e la forfora di cane domestico, il pelo e forfora di gatto domestico, penne d’anatra, d’oca e di pollame. Ha inoltre il vantaggio di essere utilizzato (secondo la posologia degli adulti) già nell’infanzia, in bambini al di sopra dei due anni, intervenendo così in quelle manifestazioni patologiche più difficili da curare in pazienti così piccoli, che altrimenti richiederebbero farmaci antistaminici e cortisonici, dal notevole impatto farmacologico. Anche in gravidanza e durante l’allattamento può essere impiegato per lenire i sintomi allergici e i fastidi conseguenti al disturbo clinico. Il Pollen Histamine 200 plus non ha alcuna controindicazione, è farmaco omeopatico sicuro, consigliato a tutti i pazienti sensibili ai problemi allergici, facile da somministrare. Comparazioni: Rispetto agli altri prodotti omeopatici commercializzati, impiegati nella terapia antiallergia, occorre sottolineare la completezza del Pollen Histamine 200 plus: Esso comprende un lungo elenco di allergeni omeopatici che possono scatenare l’allergia,stagionali o perenni. Tra gli acari maggiormente allergizzanti c’è il più importante, il Dermatofagoides pteronyssynus. E gli altri bioterapici omeopatici, in associazione al principale mediatore chimico dell’infiammazione, l’Istamina, responsabile di importanti effetti clinici sugli organi bersaglio. I prodotti omeopatici antiallergici presenti nel mercato, in generale, hanno composizioni differenti, preferendo l’una o l’altra componente: i pollini maggiormente rappresentativi, e/o altri allergeni, oppure i mediatori chimici dell’infiammazione, in associazione al rimedio sintomatico. Tra i pochissimi prodotti sul mercato che associano gli allergeni e i mediatori chimici infiammatori, si evidenzia una scarsità di elementi desensibilizzanti, che limitano il loro utilizzo a specifiche forme di allergia.Evidenze cliniche mostrano i risultati ottenuti sulla valutazione dell’attività del prodotto: Su 45 pazienti di cui 23 di sesso maschile e 22 di sesso femminile, dai 2 ai 60 anni (età media 24 anni) affetti da varie e più forme allergiche da almeno un anno, diagnosticate e certificate con analisi di laboratorio, il 37,8% hanno mostrato la scomparsa totale dei sintomi, il 53,5% hanno avuto una riduzione delle crisi rispetto all’anno precedente, con sintomi meno evidenti. L’11,1% hanno avuto modesta e significativa riduzione dei sintomi e solo il 4,5% del campione non ha evidenziato alcun risultato clinico apprezzabile (Belgio 1992, TIG8 anno Aprile 1993, p.286-8 Molaert P., Rottey E.). In conclusione, il Pollen Histamine 200 plus, è un medicinale omeopatico che ha dimostrato la sua efficacia nella cura della allergia, una possibile alternativa ai farmaci antistaminici e cortisonici, dal notevole impatto farmacologico, specialmente nei bambini piccoli e nelle donne in gravidanza. Esso interviene nella fase acuta della manifestazione allergica, riducendo effettivamente la sintomatologia infiammatoria e molto importante, è in grado di elevare la soglia di sensibilità del pazienti agli allergeni (attività desensibilizzante), prevenendo in questo modo la ripresa dei sintomi clinici.
Pollen Histamine 200 Plus: Desensibilizzante omeopatico nelle manifestazioni allergiche, a base di allergeni e Istamina, diluiti e dinamizzati:
  • Pollini: Alberi, Urticacee, Plantaginacee, Composite/Asteracee, Graminacee
  • Altri allergeni stagionali e perenni: Dermatophagoides farinae Dermatophagoides pteronyssynus Pulvis domesticus Pelo e forfora di cane e di gatto domestico Penne d’Anatra, D’oca e di Pollame
  • Histaminum
Prevenzione: 1 capsula alla settimana (per almeno 12 settimane si consigliano 2 cicli di 3/4 mesi l’anno: autunno e primavera).
Fase acuta: 1 capsula 3-5 volte per una settimana.
Bambini: si consiglia l’assunzione del prodotto a partire dai due anni di età, con la stessa posologia degli adulti.

Dottoressa Patrizia Necci, Hop Benessere, N.52 Pagina 26.

giovedì 7 marzo 2013

Microiimunoterapia


Il sistema immunitario, garante dell’armonia e del funzionamento del nostro corpo, è costituito da cellule dette linfociti, che sono veicolate dalla linfa attraverso i vasi linfatici e le sue stazioni

linfonodali, e dal sangue attraverso arterie, vene e capillari, quindi sono presenti  in tutto il nostro organismo e possono  portarsi rapidamente nel distretto organico, tessutale, cellulare ecc. eventualmente aggredito (ad esempio, da un’infezione locale).

Le cellule immunocompetenti sono centinaia e si attivano per identificare l’intruso, riconoscendo gli antigeni di quest’ultimi come non self, e distruggerlo; inoltre distruggono anche le cellule di altri organi che l’intruso ha parassitato. Le cellule immunocompetenti, per poter essere effi cienti, devono organizzasi e scambiare informazioni con le altre cellule dei differenti organi, ciò avviene grazie alle citochine (proteine secrete dalle cellule).A volte questo meccanismo s’inceppa e si manifesta la malattia, ad esempio:
  • quando l’aggressore (virus, batteri, miceti, parassiti, ecc.) supera le difese poste in atto dal sistema immunitario, questo non riesce a svolgere correttamente il suo compito (malattia infettiva);
  • se vi è un deficit del sistema immunitario, che lascia proliferare delle cellule anormali, si potrebbe instaurare il cancro, e nel caso della proliferazione di cellule immature si determina una forma particolare di leucemia;
  • a volte il sistema immunitario non riconosce più gli organi che egli stesso difende e li attacca, a ciò conseguono malattie autoimmuni come la sclerosi a placche;
  • in alcuni casi il sistema immunitario dà origine a un reazione “intempestiva” di difesa senza un vero attacco, che non  avrebbe luogo se non vi fosse un’ipersensibilità (allergia).
Tutte queste patologie, spesso, vengono affrontate con farmaci atti a combattere gli effetti della malattia, ma sarebbe opportuno agire sul sistema immunitario allo scopo di stimolare le difese dell’organismo, idea non certo nuova se si pensa alle vaccinazioni, ma queste non bastano a risolvere le patologie sopra descritte. Fortunatamente le conoscenze in campo immunologico si sono accresciute, rilevando l’esistenza di una rete di cellule immunitarie e di mediatori chiamati generalmente citochine [le principali sono le interluchine (IL-1; IL-2; ….), gli interferoni (IFNα, β e γ), i fattori di crescita (CSF e TGFβ ) e i fattori di necrosi tumorali (TNFα eβ )].
Alcuni di questi mediatori, come le varie forme di interferoni (IFNα, β, γ), vengono prodotti in laboratorio, mediante tecnica di ingegneria genetica, e utilizzati  per il trattamento delle infezioni virali
(come l’epatite C) o di malattie autoimmuni (come la sclerosi a placche). Tuttavia, i numerosi effetti collaterali conseguenti ad assunzioni massive d’interferone o di interleuchine ne limitano considerevolmente il loro uso.
Le origini della 
Microimmunoterapia
Per superare questo limite, circa trentacinque anni fa, due medici belgi, Maurice Jenaer e Bernard Marichal, elaborarono e iniziarono a utilizzare una tecnica terapeutica defi nita Immunoterapia a Dosi Infi nitesimali (IDI) o Microimmunoterapia.
I due medici sostengono che se le citochine svolgono la loro funzione nell’organismo a basse concentrazioni [nanomole (1x10 alla -4) e fentomole (1x10 alla -15)] è logico che per essere tollerate da questo devono essere somministrate a dosi infinitesimali [in una diluizione omeopatica, la quantità molecolare cosiddetta biologica è posizionata tra 1x1o alla -6 (3CH) e 1x10 alla -60 (30CH)]. Inoltre, se le cellule immunocompetenti si trovano concentrate nelle zone d’accesso dell’organismo, in particolare nella mucosa buccale e nei linfonodi vicini, la via sublinguale sembra il miglior modo di somministrazione, infatti, grazie ad essa, l’informazione contenuta in una capsula-dose, si porta direttamente nella rete linfatica, così la forma galenica (presentazione farmaceutica sotto forma di capsule-dose contenute nei globuli, tradizionalmente utilizzati in omeopatia), associata all’assorbimento sublinguale è meglio tollerata ed è più effi cace nel trasmettere un’informazione al sistema immunitario mediante la struttura immunologica dell’organismo. Infi ne, questo metodo di somministrazione non mette alla prova i fi ltri naturali che sono il fegato, lo stomaco e l’intestino.
La Microimmunoterapia prende in considerazione anche che, in seguito a un’aggressione dell’organismo, la risposta immunitaria si svolge nel tempo, cioè mediante una reazione a catena costituita da diversi elementi del sistema immunitario defi nita “cascata delle citochine”, pertanto la somministrazione del rimedio è sequenziale, in altre parole le informazioni date alle cellule vengono ripetute in ordine logico rispettando lo svolgimento delle loro azioni cellulari nella reazione immunitaria.
Il meccanismo d’azione
Per quanto riguarda il meccanismo d’azione, la Microimmunoterapia segue il principio di Arendt-Schultz, utilizzato in farmacologia classica e ripreso dall’omeopatia (inversione degli effetti),  secondo differenti tipi di diluizioni:
  • Basse diluizioni (BD) (3CH, 4CH, 5CH): stimolano l’effetto della sostanza
  • Medie diluizioni (MD) (6CH, 7CH): modulano l’effetto della sostanza
  • Alte diluizioni(HD) (9CH, 15CH, 17CH, 23H, 30CH, 200CH): frenano l’effetto della sostanza.
Pertanto l’utilizzo di elevate diluizioni frenerà il sistema immunitario, basse diluizioni lo stimolerà, medie diluizioni lo modulerà. I rimedi Microimmunoterapici agiscono sul sistema immunitario mediante:
  • un’azione che modula la risposta dei linfociti T4 (organizzatori operanti delle difese immunitarie)
  • un’azione che stimoli o freni la produzione e l’azione delle sostanze citotossiche (che uccidono l’aggressore per contatto)
  • un’azione che modula la produzione di citochine legate all’attività delle cellule.
Inizialmente, Jenaer e Marichal constatarono che la somministrazione, in soggetti immunologicamente labili, di frammenti diluiti e dinamizzati di DNA e RNA esercitava un’influenza positiva in campo oncologico;la somministrazione degli stessi era in grado di promuovere  un effetto anti-oncogenico e ciò è stato osservato nelle malattie degenerative e virali. L’uso degli acidi nucleici diluiti e dinamizzati era inoltre supportato da un’ipotesi sostenuta nei lavori scientifici condotti da Beljanski (1990).
Successivamente ai lavori svolti sul  DNA-RNA diluiti e dinamizzati, Marichal e Jenaer hanno effettuato una serie di ricerche, nel corso delle quali sono  state testate, su pazienti affetti da disturbi immunologici, una serie di diluizioni omeopatiche di sostanze quali citochine, prodotti bioterapeutici e allopatici omeopatizzati, rilevando degli effetti immunomodulatori benefici. Da questi studi sono state elaborate una serie di formule per il trattamento di circa 20 affezioni immunologiche. In uno studio di Bastide è stato osservato che dosi diluite e dinamizzate di  IFN somministrate a ratti per via intraperitoneale hanno determinato un aumento della risposta immunitaria umorale e cellulare efficace, utilizzando dosi tollerabili. In uno studio, pubblicato dal British Homeopathic Journal, Jenear e coll. hanno valutato l’effetto del trattamento Microimmunoterapico allo scopo di prevenire l’herpes genitale recidivante in 53 pazienti che presentavano almeno quattro crisi annuali. La conclusione è stata che l’82% dei malati ha tratto benefici dal trattamento di cui: nel 42% dei casi alcune ritorni di crisi dopo il primo trattamento (arretramento compreso tra 5° e 50° mese); nel 32% l’efficacia apparve solamente dopo una o più ricadute; nel 9% le recidive non scomparvero, ma le crisi diminuirono di frequenza e di intensità.
Dei risultati preliminari, aggiungono ancora gli autori di questi studi, ottenuti su un gruppo di 10 pazienti resistenti o intolleranti all’aciclovir (il classico medicamento per l’herpes) sembrano mostrare che l’80% di essi ha ottenuto grandi miglioramenti con il 2LHERP.
Da quanto sopra esposto si può concludere che la Microimmunoterapia utilizzando sostanze immunologiche, diluite e succusse, veicolate da granuli di lattosio e somministrate per via sublinguale, come i rimedi omeopatici agisce con il “meccanismo degli effetti inversi”; la si può definire una Microimmunoterapia omeopatica che obbedisce alle regole dell’analogia chimica e non della similitudine hannemaniana, mantenendo però i principi farmacologici della diluizione e della dinamizzazione omeopatica. Infatti, gli immunoterapici di tipo omeopatico sono sostanze simili a quelle endogene dell’uomo, pertanto la similitudine è su base biologica (l’organo sano cura l’organo malato) ed è il principio di analogia chimica che regola il razionale impiego di sostanze che la natura stessa utilizza nei processi fisiologici e fisiopatologici.
Per tali motivi si può ipotizzare che la Microimmunoterapia può essere considerata uno degli anelli che concatena l’allopatia-la microimmunoterapial’omeopatia. Sicuramente questo approccio terapeutico caratterizzato da assenza di effetti collaterali, supportato da trentacinque anni di ricerca scientifica, che utilizza, anche se in dosi infinitesimali, sostanze a cui la farmacologia ufficiale riconosce effetti terapeutici non è da sottovalutare.
Bibliografia
1 Institut International 3IDI – Là où le system immunitaire devient un allié – pp 3-7 www 3idi.org
2 Baudet C, La micro-imunoterapie, Alternative Santé L’impatient, Mai, www.medicines-douceus.com, 200
3 Institut International 3IDI, Là où le system immunitaire devient un allié, 8-17, www 3idi.org.
4 Jenaer M, Acides nucléiques dynamisés et cancer, Actes du XXVIIè Congrès de la Ligue Médicale Homoeopathique Internationale, Bruxelles, juin, 1972.
5 Boiron J, Roberfroid M, Jenaer M, Abecassis J, Lans M, Gerlache J, Etude de l’action de diluitions hahnemanniennes d’ARN et d’AND sur l’evolution de carcinomas provoqués chez le rat, XVIIè Assises Scientifiques Homoeopathiques, Les Annales Homoepathiques Francaises, N 4, 1979
6 Jenaer M, Marichal B, Roberfroid M, Essai de thérapeutique preventive et curative des cancers expérimentaux par les acides nucléique dynamisés, XXXVè Congrès de La Ligue Médicale Homoeopathique Internationale, University of Sussex, Brighton, 28 mars 1982.
7 Jenaer M, Marichal B, Tucceri P, Impiego degli acidi nucleici diluiti e dinamizzati nel trattamento delle patologie degenerative, Antropos & iatria, wwwmedicinealtre.it, 1998.
8 Bastide M, Int. J. Immunother, vol. III, n. 3, 1987.
9  Jenear M, Henry MF, Garcia A, Marichal B, Evaluation du 2LHERP dans les pré-ventions des récidives de l’herpés génital, British Homeopathic Journal, Oct.; 89 (4) 174-177, 2000.

Autori: Annarita RaimoDaniela BartoloniAndrea CalandrelliAngela Barreca.Medicina Naturale Maggio 2008.
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